Esplorando il Museo del 900
Il Museo del 900 e della Shoah si erge come un monumento vivente, un ponte verso il passato che ci permette di immergerci nelle drammatiche vicende della seconda guerra mondiale e della Shoah, con un focus particolare sulla battaglia di Cassino.
Un viaggio nel passato e nella memoria
Attraverso un itinerario coinvolgente e interattivo, i visitatori sono condotti in un viaggio nel tempo, rivivendo i momenti cruciali del primo Novecento, dal fascismo all’emigrazione, dall’internamento degli ebrei stranieri alle terribili tappe verso Auschwitz, fino agli sforzi di soccorso per gli ex prigionieri alleati e alla ricostruzione dell’Abbazia di Montecassino.
Le otto sale tematiche del Museo offrono una panoramica completa di questi eventi, arricchite da pannelli illustrativi, touch screen, dispositivi per la realtà virtuale, proiezioni, vetrine e teche contenenti oggetti d’epoca. Ogni sala è un capitolo nella storia, una finestra sulla sofferenza e sulla resilienza umana di fronte all’orrore della guerra e dell’Olocausto.
Nella collaborazione con il Museo dell’Olocausto di Washington, il Museo del 900 e della Shoah si propone di preservare la memoria storica e di educare le generazioni future sulla tragedia e sull’importanza della tolleranza e della comprensione reciproca. Le sale dedicate all’emigrazione offrono un ritratto vivido dei percorsi di vita di coloro che hanno lasciato la propria terra in cerca di un futuro migliore, affrontando sfide e sacrifici lungo il cammino.
Tra questi emigranti c’erano scalpellini e giovani operai che hanno contribuito alla costruzione di opere monumentali come la Linea ferroviaria New York-Boston, testimoniando con il loro lavoro la forza e la determinazione della comunità italiana nel nuovo mondo. Altri hanno trovato fortuna come imprenditori di successo, grazie alla loro abilità e alla loro perseveranza.
Ma il legame con la patria è rimasto saldo anche per coloro che hanno varcato l’oceano in cerca di nuove opportunità. Le comunità di sandonatesi e di altri emigranti italiani hanno continuato a mantenere vivo il legame con le proprie radici, inviando aiuti in patria sotto forma di vestiti, scarpe, medicine e denaro, dimostrando così un profondo attaccamento alla propria terra d’origine.
Attraverso le storie personali di coloro che hanno vissuto queste esperienze, il Museo del 900 e della Shoah si propone di trasmettere un messaggio di speranza e di resilienza, invitando i visitatori a riflettere sulle tragedie del passato e a impegnarsi per un futuro di pace e di comprensione tra i popoli. Ogni oggetto esposto, ogni testimonianza raccolta è un monito contro l’oblio e un invito alla memoria, affinché le atrocità del passato non possano mai ripetersi.