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Emigrazione e fede. Il culto di San Silverio dall'Isola di Ponza a New York

26 Gennaio 2025

3 minuti

Il culto di San Silverio dall’isola di Ponza a New York

Il culto di San Silverio a Ponza si lega alle vicende del suo pontificato travagliato e di una vita che si concluse in esilio, dopo essere stato costretto a lasciare il soglio pontificio. Silverio fu deportato nell’Isola di Ponza dove morì di stenti. La proclamazione a patrono di Ponza e protettore dei naviganti, risale all fine del 1700 quando fu costruita la Chiesa a lui dedicata.

Celebrazioni del culto di San Silvestro dall’isola di Ponza a New York

Ogni anno, nel mese di giugno, si celebrano i festeggiamenti in onore di San Silverio e, le celebrazioni religiose richiamano tutti i ponzesi e
i residenti fuori dell’isola. La statua di San Silverio viene collocata su un gozzo, una barca tipica di Ponza piena di garofani rossi e portata in processione accompagnata dalle autorità civili, religiose e militari con l’esibizione della banda musicale del luogo. Durante il tragitto i devoti lanciano bigliettini inneggianti al Santo, le vie interessate al passaggio della processione sono addobbate con festoni di mirto. Al rientro, dopo la processione in mare, sul sagrato della chiesa si svolge il rituale lancio dei garofani alla folla che, simbolicamente vuole raggiungere i ponzesi sparsi nel mondo.

Agli inizi del 900 centinaia di ponzesi sono emigrati a New York e si sono stabiliti nel Bronx. Lavoravano in tutti i settori, in special modo nell’edilizia e nel commercio. Nel giro di pochi anni crearono una “Piccola Ponza” che si estendeva dalla 149^ Strada Est alla 156^ Strada, lungo Morris Avenue e Park Avenue. Più di un migliaio di famiglie considerò “Little Ponza” la loro casa per tre generazioni ed oltre. Qui costruirono una chiesa dedicata a San Silverio, poi trasformata in un santuario e fondarono il club della “S. Silverio Shrine association”, con rifugio per pic nic, parco giochi, piscina campi da tennis e campo di baseball e intitolarono le strade a Ventotene, Palmarola e Zannone. Ogni anno moltissimi fedeli, giungono a New York da tutti gli Stati Uniti e dal Canada per partecipare alla festa dedicata a S.Silverio.

Il 20 giugno si riproduce la tradizionale processione ponzese, con il santo che troneggia sulla barca portata a spalla dai fedeli. In quei frangenti, si parla una strano idioma tra ponzese, inglese ed italiano. Il corteo è aperto dalle bandiere italiana, statunitense e pontificia. Una
ulteriore bandiera ‘stelle e strisce’ è portata a mano dai bambini della Prima Comunione, vestiti con abito blu, pantaloni lunghi, e, al braccio, fascia bianca con fiocco. L’apparizione della statua sul sagrato è salutata dalla riproduzione del suono delle sirene delle navi alla fonda a Ponza, naturalmente non manca lo sparo di mortaretti.

Il Santuario resta il punto focale per gli eredi e i discendenti di quei ponzesi eroici che sciolsero le vele da quel piccolo scoglio in mezzo al mare per abitare in una nuova terra sconosciuta, modellando generazioni di nuove vite, nel senso vero di un miracolo di San Silverio. Ogni anno la statua di S. Silverio partecipa al Columbus Day di New York sfilando nelle grandi strade di Manhattan accompagnata dai colori dell’Italia e dai garofani rossi.

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